sabato 31 dicembre 2011

Machu Picchu - Val Daone

Cascata ancora un po' magra, che inverno anomalo...

(Ale sul primo tiro)


(Michele sul primo tiro)

(Io sul secondo tiro)



(I primi due tiri)

mercoledì 30 novembre 2011

(Il percorso in senso orario)

Una delle sci-alpinistiche più emozionanti che abbia mai fatto. Inizio con questa frase per descrivere questo itinerario - se in condizioni come quelle che abbiamo trovato noi - imperdibile.
Partenza dai parcheggi in Val Martello 2060mt. Si parte in direzione sud, tenendosi sulla destra (direzione salita) il rifugio Corsi.
(Rif.Corsi)

Mettiamo gli sci a 2300mt, ma l’innevamente consentirebbe la discesa solo fino a 2450mt. La salita si effettua dapprima per versante aperto, per poi imboccare un canale - abbastanza ripido - che porta dritto sotto cima Serana. 

(La valletta di accesso)

In seguito si giunge su Vedretta Serana, più crepacciata verso Est, meno verso Ovest.
(L'accesso alla Vedretta Serana)

Salita alla Venezia III dalla suddetta vedretta, senza grossi pericoli, se non da fare un po’ di attenzione per i crepacci.
(Sulla Serana)

Il percorso continua poi su facile dorsale per raggiungere la Venezia III.
(La dorsale per la Venezia III)

(Venezia III)
Si prosegue per cresta-dormale fino alla Venezia II - fare attenzione alle cornici che possono raggiungere dimensioni considerevoli - con alcuni passaggi su roccette, peraltro evitabili se si perde un po’ di dislivello.

(Dorsale fra Venezia III e II)

Dopo la cresta con sci sulle spalle, si possono calzare per raggiungere la seconda cima.
(Dorsale per Venezia II)

Da questa si vede scagliarsi imponente la Cima Venezia (Venezia I), apparentemente molto ripida, ma se salita con le dovute accortezze - non ci siamo tenuti vicini alle roccette, dapprima sulla destra (in foto), per poi passare a sinistra - non presenta particolari problemi.
(Venezia I)

Dalla Cima della Venezia I si prosegue continuando la dorsale fino all’imbocco del canale che scende diretto dalla Cima.

(Venezia I)

(L'imbocco del Canale)

(Imbocco del Canale)
Le condizioni trovate da noi erano super, visto che il canale era riparato dal vento e la neve vergine, senza alcuna traccia di accumulo. Pendenze intorno ai 40-45° su polvere spettacolare.

(Io a metà del Canale)

(Luca a metà canale)

(Andrea nella parte alta)

(Luca a metà canale)

(Io, alla fine del canale)
Il canale, esposto a N-O, sbocca con crepacciata terminale direttamente sulla Vedretta Alta.

(Il canale dal basso)

Da qui si prende la discesa classica della Cima Marmotta, passando nei pressi del rifugio Martello. Se posso dare un consiglio prestate attenzione anche in questo punto, perchè i pericoli oggettivi sono tutt’altro che finiti. Quando siamo passati noi le condizioni erano ok, due giorni dopo, a seguito di forte vento, si sono staccati lastroni di neve a seguito del passaggio di sci-alpinisti in salita.
Giunti al pianoro sotto il rif.Martello si prosegue - noi a piedi per mancanza di neve - fino al rif. Corsi e si torna alla macchina per sentiero estivo.
(Scorci nel rientro)
Luca - Andrea & Franz
Gita spettacolare, compagnia ottima.
Disl. 1400mt per un totale di 7ore effettive. Diff. OSA

sabato 12 novembre 2011

Cima Madriccio (Madritschspitze) 3265mt da Sulden

Partenza con molta calma (ore 6.00) da Mezzolombardo; arrivati a Solda abbiamo preso le funivie, anche considerata la mancanza di neve fino all’intermedia (e oltre mi sembra di ricordare). Arrivati a 2600mt circa, un bel the caldo al rifugio e per le 8.45 si mettono gli sci. Direzione est, poi sud, attraversando la Vedretta del Madriccio, passando per pendii abbastanza ripidi da risultare pericolosi in caso di neve instabile o abbondante. 

(Prima del tratto ripido)

Le condizioni che abbiamo trovato su questo versante (nord) sono passate da discrete - nella parte bassa - causa alcuni accumuli da vento e la neve scaricata dall’ultima nevicata a ottime - la polvere della vedretta e del canale di discesa finale -. 

(Fine del tratto ripido e del potenziale pericolo)

Dalla vedretta del Madriccio, direzione sud, abbiamo raggiunto il passo di Pozzo, a circa 3200mt, per poi scollinare e scendere dal versante opposto fino a 3000mt. 

 (salita al passo di Pozzo)

(uno sguardo in dietro, verso la vedretta Madriccio)

Da qui fino in cima (3265mt) su pendio esposto a sud con neve a tratti crostosa e a tratti polverosa. 

(salita verso la cima dal versante a sud)

Dalla cima discesa nuovamente fino a 3000mt;


Ripellata fino al passo e discesa verso nord, tenendoci verso la Dx in direzione discesa, fino ad imboccare uno splendido canale con neve da sogno. 

(luca nel canale di discesa)

Poi tappa obbligatoria al rifugio Madriccio; Weissbier und Wurst obbligatori dopo una giornata tirata con una Fiesta ;) 


Compagnia ottima e gita favolosa. Voto 10: solo noi.
Diego - Luca - Andrea - Barbara - Francesca - Franz
disl. 1000mt - 2 ripellate - BSA